Mi svegliai molto presto, troppo presto.
Non era ancora l'alba, così decisi di approfittarne.
Sorrisi a Cellar e gli chiesi di portarmi la colazione sul terrazzino.
Il terrazzino era il terrazzo al piano di sopra, ed era rivolto verso oriente, un punto privilegiato per vedere l'alba.
Indossai la mia lunga vestaglia di seta coordinata alla camicia, e raggiunsi la fredda aria della notte morente.
Uno spettacolo che solo raramente mi capitava di poter osservare.
Ormai, pensai sospirando.
C'era stato un tempo in cui l'alba sembrava sorgere solo per noi, e mi regalava i momenti più intensi che avessi mai vissuto.
Strinsi forte i pugni per la rabbia a quel pensiero.
Ma perchè diavolo continuava a tormentarmi?
Basta, Eli, basta!
Sospirai, e mi godetti quell'alba, mentre aspettavo la colazione dal mio fidato domestico robotico.
Quello che stava per sorgere era un giorno importante, e io dovevo essere pronta, per me, per i Guerrieri, per Solaria.
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