Il party si teneva all'ultimo piano del grande grattacielo, dove c'erano gli studi televisivi della Rete.
Qui Elise incontrò i membri della sua squadra, ed infine anche Enner.
“E' sempre un piacere, presidentessa.” Disse.
Dai larghi vetri della sala si vedeva l'intera città sottostante, con le sue luci vaghe ed indifferenti, la pioggia che aveva reso tutto umido, le strade nere e lisce.
“Cosa mi racconta di bello?” Continuò Enner. “Nuovi piloti? Assi in erba da presentare al pubblico? Oh, sarà di certo tutto molto più eccitante di quello che invece potrei raccontare io, sa? Voi vi allenate sfidando la velocità, testando le armi e portando al limite ogni vostra capacità mentale e fisica. Io invece devo battermi con la produzione che chiede un ascolto sempre più alto, con gli sponsor che vorrebbero vendere vagonate dei loro gadget e le varie compagnie di scommesse sempre pronte a lamentarsi.” Rise senza voglia. “Inoltre devo arrangiarmi con lo scarto che il governo ci offre. Ladri di mezza tacca, assassini della domenica, spacciatori dalla pelle scura e stupratori di vecchiette. Prenderli e gettarli nella mischia, col solo risultato di puntate scontate e sempre brevi.” Finendo il suo cocktail.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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