Quello sguardo, quello sguardo su di me, così intenso, così forte, così azzurro e meraviglioso.
Quello sguardo capace di farmi fremere, di mandarmi in estasi solo posandosi su di me, di farmi sentire unica al mondo, di mandarmi in estasi.
Sì, bravo, guarda quello che hai buttato via, razza di idiota...
Sentivo il cuore accelerare sempre di più, mentre mi accarezzava con lo sguardo, provocandomi lunghi e intensi brividi al suo passaggio.
La mia mente, impertinente, già vagava nella memoria alla ricerca di quegli attimi infuocati che ci avevano unito, ancora e ancora.
Erano immagini forti, intense, fatte di erotismo sfrenato, passione incontrollata, romanticismo senza pari, amore incondizionato.
Già... peccato fosse una bugia.
La sua domanda mi riportò alla realtà, e lo guardai stupita.
"Io?" sbattendo le palpebre "No, certo che no..." scuotendo la testa "Sono la presidentessa adesso... potessi correre in prima squadra lo farei, ma per il femminile non ne vale la pena.." alzando le spalle con noncuranza.
In realtà mi mancava correre, ma mi mancavano un sacco di cose... tipo lui.
E quella consapevolezza non faceva che aumentare la mia rabbia.
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