Best guardò Elise mentre parlava.
La guardava negli occhi, guardava le sue labbra che si muovevano, guardava tutto di lei.
Era lì, seduto davanti alla bella presidentessa, con la sua aria impertinente, strafottente di tutto, quasi irritante.
Eppure i suoi occhi non la lasciavano un secondo.
C'era un che di passionale ed erotico, di ambiguo, di proibito e peccaminoso.
E lui continuava a guardarle la bocca mentre lei parlava.
Poi lo sguardo scese lento sulle sue gambe, sulle scarpe con i tacchi.
“Si,sei una donna...” disse piano.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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