L'intensità di quel momento era palpabile come fosse una presenza in carne ed ossa, l'aria era carica di erotismo, come sempre quando eravamo insieme.
Potevo sentire l'aria scottare come ero sicura scottasse il mio intero corpo in quel momento, e mi odiavo per questo.
Mi odiavo perchè l'effetto che aveva su di me era ancora così forte, così intenso, che mi resi conto ti avere le cosce ben serrate una contro l'altra, per riuscire ad avere sollievo da quel fuoco che mi divorava se lui mi guardava in quel modo.
Dire che impazzissi per quello sguardo è immensamente riduttivo, dire che perdevo la testa ogni volta che mi sorrideva ancora di più.
Ero completamente pazza, folle, innamorata, persa.
Tutto.
Lui era capace di prendersi tutto di me con una sola occhiata.
Per quello mi aveva distrutto, per quello aveva potuto spezzarmi in quel modo.
E ora se ne stava lì, davanti a me, a guardarmi in quel modo così sensuale, facendomi tremare le gambe, facendomi bruciare anche l'anima.
Poi quelle parole, apparentemente così assurde, eppure così cariche di significato.
Mi scappò un sorrisetto sarcastico, mentre mi lasciavo cadere all'indietro sulla sedia.
"Però, che occhio..." guardandolo fisso, tutto.
Il mio sguardo era il riflesso del suo, profondo, sensuale, intenso.