Mio marito era un assassino. Lui, il mio dolce Lance, aveva ucciso delle persone ed io lo stavo appena appurando dalla sua bocca.
Ero stanca, affamata ed impaurita, la mia testa non era che una babele di pensieri e adesso quella tegola caduta tra capo e collo mi aveva dato il colpo di grazia.
Quel vecchio maledetto se ne andò, lasciando intuire che avremmo fatto entrambi una brutta fine. Mi avvicinai a Lance e lo abbracciai stretto, mentre calde lacrime cominciarono a rigarmi il viso.
"Oh, amore... Ti amo tanto anch'io, tanto... Ma come hai potuto uccidere della gente? Io ti conosco, so che hai un animo buono... Cosa ti è successo? Ti prego, raccontami, mi sembra di impazzire..."
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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