Si parte!
Ricordavo benissimo quella sensazione, quell'adrenalina che ti scorre nelle vene mentre tutto intorno a te cambia forma, il mondo scompare, e tutto ciò che conta è il tuo aeroscafo, e la pista.
La pista infiammata, fatta di urla della gente, di scalpitio di acciaio, di plasma lanciato a mille.
Ma ora era diverso, ora tutto era diverso.
C'era la sua vita in ballo, c'era lui che rischiava tutto, che era dall'altra parte della barricata.
Mi scappa un sorriso leggero se penso che ho tanto sognato di poter correre con lui.
Quando dovevamo dividerci nelle rispettive categorie e ci salutavamo con uno di quei baci che vale una vita intera, uno di quei baci che potrebbe essere l'ultimo, che ha in sé l'essenza stessa del nostro amore.
In quel momento, sognavo di poter andare con lui, non per la fama o la gloria che la prima squadra mi avrebbe dato, ma per poter essere lì, accanto lui, godermi ogni battito, ogni istante della sua corsa.
Volevo tutto di lui, tutto, ogni cosa, anche il respiro accelerato durante la corsa.
Adoravo sentire il suo respiro accelerato nelle notti di passione, quelle notti che sembravano sorgere solo per noi, che non avevano pari.
E ora... ora stavo andando al suo inseguimento, ora l'avrei rincorso in capo al mondo, per salvarlo, non sapevo come ma sarei riuscita a salvarlo.
Oh si...
Presi un profondo respiro e lanciai il mio aeroscafo a tutta velocità.
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