Entrammo nel capannone di corsa, e io cercai di aggrapparmi a lui.
Una volta dentro lui sbarrò la porta e io mi sedetti su dei cassoni non ben identificati, mentre lo guardavo preparare il nostro nido d'amore.
Se, proprio...
Era bellissimo così concentrato sul piano, così impegnato.
Mi faceva ribollire il sangue nelle vene, infiammava ogni fibra del mio essere.
Possibile che mi facesse ancora quell'effetto?
Possibile che nonostante tutto il male che mi aveva fatto io fossi lì a guardarlo in adorazione?
La verità era che quando si trattava di lui io perdevo la testa, dimenticavo ogni ragione, tutto.
Esistevano solo quei due meravigliosi occhi azzurri, e tutto quello che si portavano dietro.
Poi lui si avvicinò, e mi diede ragione sul piano.
Lo guardai divertita, con un sopracciglio alzato come a dire "ma va?".
Poi si avvicinò a me, si strappò un tempo della camicia e iniziò a medicarmi la gamba.
Un gesto che mi provò una profonda e calda scarica in tutto il corpo.
Lo guardai con un sorrisetto divertito e malizioso.
"Ti sembra il caso di farmi eccitare nel bel mezzo di Redemptio?" con la voce calda e sensuale di chi avrebbe dato ogni cosa per essere in camera sua e non all'inferno.
Perché quel gesto, quel momento, era davvero eccitante.
Lui che si strappava un lembo della camicia, che medicava la mia ferita mentre fuori la morte era lì ad attenderci... oh se lo era.
Ma c'era di più, mi resi conto in quel momento che tutto quello mi ricordava un libro che avevo letto in passato, uno dei miei preferiti.
Lì era lui ad essere ferito, mentre lei si strappava la sottoveste per fasciargli la ferita causata dall'incontro ravvicinato con un grosso lupo.
Lei l'aveva salvato da quel lupo, ma un rametto gli si era conficcato nel braccio.
Era una scena dolcissima, con lui che la guardava ammirato, la stessa donna che aveva ucciso un feroce lupo davanti a lui ora lo medicava con dolcezza.
E lei si era già persa nella dolcezza e nell'innocenza di quello sguardo ripulito dall'oblio.
Oh, quanto avevo amato quel momento... il momento in cui si sono innamorati di nuovo, il momento in cui si sono ritrovati.
Avevo sempre amato quella storia, una storia speciale.
E quel pensiero mi illuminò gli occhi, perché un po' forse anche io ero come quell'eroina, anche io mi stavo innamorando ancora di più del mio amore.
Proprio come lei, lei sola, aveva riconosciuto il suo amore anche nelle modeste vesti di un pastore.
Lo guardavo con gli occhi che brillavano, felici ed emozionati.
Allora gli accarezzai il viso, dolcemente.
Avrei voluto dirgli mille cose, ma il cuore mi scoppiava troppo, allora lasciai che fossero gli occhi a parlare, occhi luminosi, innamorati e folli.
"Sei molto premuroso..." accarezzandolo dolcemente.
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