Erano nudi, ancora accaldati, sudati, con il respiro rotto ed appagati.
Erano stretti l'uno all'altra, su quel sedile ancora caldo, in quell'auto ferma in una strada provinciale poco trafficata.
Castel era sul petto nudo di Diahnne e con una mano le accarezzava i capelli scuri, mentre con l'altra giocava sulla sua schiena con le dita.
“Allora...” disse piano “... ti ho fatta volare?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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