Così le due donne finirono di preparare Elisabeth. Seta finissima, bianca e vermiglia, coprì il suo bellissimo corpo.
Perline colorate e spille vitree fissarono i suoi magnifici capelli.
Bracciali ed anelli ornarono i suoi polsi e le sue mani.
Fu poi condotta, attraverso un lungo corridoio, in un'ampia sala.
Questa era sfarzosa e regale. Mobili pregiati e magnifiche statue arredavano quell'ambiente.
Elisabeth però, tra tutto questo splendore, notò solo un grande ritratto.
Era raffigurata una ragazza in tutto simile a lei. Persino gli abiti ed i gioielli erano uguali a quelli che indossava lei in quel momento. Ed era la stessa ragazza che le mostrò la donna della capanna. Era la misteriosa Vickyen.
"Si, era bellissima." Disse improvvisamente una voce alle sue spalle.
Elisabeth si voltò e vide un uomo alto, vestito con una tunica purpurea e che portava una maschera di alabastro purissimo.
Era lo stesso che aveva visto nella foresta...
Intanto, gli eroi di Camelot erano alla mercè dei trenta soldati comandati dal misterioso cavaliere con i capelli biondi e bruni.
"Tu" disse questi a Guisgard "non sei nella posizione di poter dettare le regole del gioco!"
"Credete?" Rispose Guisgard con un sorriso beffardo. "Perchè patire tanto, quando ciò che cercate potete averlo subito! Cosa sono per voi quattro cavalieri, uno scudiero ed una donna in confronto agli uomini inviati da vescovo in queste terre?"
Il cavaliere apparve pensieroso. Poi ordinò ai suoi:
"Conducete questo cavaliere nelle segrete! Gli altri portateli presso il grande fiume e lasciateli andare. Sarà la foresta a decidere la loro sorte."
"Io non ti lascio, Guisgard!" Esclamò Ammone. "Ti proteggo sin dalla tua infanzia e continuerò a farlo!"
"Si, ma giurasti anche di obbedirmi!" Rispose Guisgard. "Perciò va con loro e veglia che arrivino salvi fino a Camelot!"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Ultima modifica di Guisgard : 16-10-2009 alle ore 01.51.42.
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