Il ragazzo guardò per un lungo istante Nyoko.
“Va bene...” disse “... andiamo.”
Uscirono così nel vasto cortile, tutto in stile orientale, con fontane e persino animali ed uccelli dall'esotico aspetto.
E poi lampade che oscillavano fra i rami dei ciliegi e dei mandorli, bambù che bacchettavano sotto rivoli d'acqua profumata e musica delicata diffusa nell'aria.
Il giardino appariva lussureggiante, verde e sognante come un'illustrazione tratta da un vecchio almanacco cinese, racchiuso da alte e possenti mura, come tutto il resto di quel solenne palazzo.
Ovunque dominava l'emblema del drago scolpito nell'onice, nella giada e nel quarzo bianco, oppure dipinto sulle porte e sulle pareti del giardino.
“Hai fame?” Chiese lui a lei. “O vuoi fare un bagno? C'è una piscina dall'altra parte del giardino.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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