Quell'uomo fissò Elisabeth con uno sguardo tanto intenso e profondo che sembrò penetrare fin dentro il suo cuore.
"Quella donna" cominciò a dire, mentre riempiva due calici con del vino "era una predestinata. Ma purtroppo, come è nella natura umana, ha permesso alle sue debolezze di rendere impuro il suo cuore..."
Offrì poi uno dei due calici ad Elisabeth e continuò:
Abbiamo atteso a lungo il suo ritorno...ed ora, grazie a voi, tutto è sul punto di compiersi."
Accarezzò poi il suo volto e disse:
"Voi qui siete la signora assoluta...chiedete ed ogni vostro desiderio sarà esaudito."
In quel momento, attraverso la maschera, Elisabeth vide una sinistra luce accendersi nei suoi grandi occhi rossi.
Nelle profondità della misteriosa cappella intanto, gli eroi di Camelot erano alle prese con decisioni discordanti.
"Milady" cominciò a dire Guisgard fissando Llamrei "in un'altra situazione, avrei fatto i salti mortali pur di restare in compagnia di una donna come voi. Ma ora è tutto diverso. Camelot ed i suoi abitanti potrebbero essere in pericolo e qualcuno di noi deve tornarvi per poter difendere il reame! Mentre qui, nove su dieci, verremo uccisi. E' inutile morire tutti in maniera tanto sciocca!"
"Hastatus" eslamò poi "siete l'alfiere del re ed avete l'obbligo di salvare i suoi sudditi. Portate via Llamerei e gli altri!"
Mentre diceva tutto ciò, Guisgard vedeva riflesso il suo volto nei profondi occhi di Llamrei. E la luce che questi emanavano, gli appariva come ultimo miraggio della vita che finisce...