Si avvicinò ancora, anche in acqua riuscivo a sentire il calore e la vicinanza del suo corpo che mi raggiungevano, e sorrisi.
Allora anche io mi avvicinai ancora, osservai tutto il suo volto imperlato da goccioline, quegli occhi così neri e scuri in totale contrasto con l'acqua limpida e trasparente in cui eravamo immersi, la pelle leggermente ambrata e i tratti anch'essi quasi scolpiti.
Non indugiai oltre, raggiunsi il suo viso con le mani e poi la sua bocca con la mia, analizzando nella mia mente quel sapore frammisto all'alcool dello champagne.
Le mie mani poi scesero sul collo, sulle spalle e infine sul petto.
La mia bocca assaporò la sua per alcuni istanti, restandone completamente ammaliata, poi se ne separò.
"Ora si potrebbe dire che siamo pari... Io avevo già visto parecchio, questo pomeriggio... Ognuno il proprio spettacolo, no?" sussurrai divertita, con un sorriso.

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