"Beh, allora non servirà nemmeno la cabina, se è così vicina l'isola..." sempre guardando il mare davanti a me.
Guardai poi la milizia.
"Di che ha paura?" voltandomi verso Musashi.
Il solo vedere una divisa mi provocava un brivido, ma erano mercenari privati, non secondini, e io non ero la detenuta matricola F205, ma una campionessa che andava a pieno diritto al torneo.
Eppure, le vecchie sensazioni sono difficili da scacciare.
A volte avevo ancora il terrore che fosse tutto un sogno e che mi sarei svegliata nella B22, al suono della sirena.
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