Fuori era pomeriggio.
Lo si vedeva dalla finestra in alto a destra.
Non aveva sbarre, ne chiusure particolari, ma fuggire da lì, saltando fuori, non era molto consigliabile.
Erano al primo piano e di certo nel saltare giù il rischio di rompersi una gamba era concreto.
E poi c'era quel cane, quel grosso alano che abbaiava per un nonnulla.
Ad un tratto Gwen sentì dei passi avvicinarsi.
Poi la porta si aprì.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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