“Gli uccelli non possono fare del male...” disse Elv a Gwen “... non sono rapaci... qualcosa forse davvero li ha spaventati... non può esserci altra spiegazione...”
Erano tutti lì fuori immobili.
Erano centinaia.
Elv restò a guardarli per altri lunghi istanti.
“Sembrano in attesa di qualcosa...” mormorò.
Aprì allora i vetri della finestra e battè le mani, come a volerli spaventare.
Naturalmente non accadde nulla.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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