In alcuni castelli sulle innevate vette alpine all'inizio del secolo scorso, sulle ceneri di sette anticlericali e movimenti liberalisti ed atei, si definì quello che oggi è conosciuto come Archetipo di Crizia.
Si tratta dell'unico e solo statuto organizzativo e filosofico su cui si basano i pensieri, i principi e gli scopi dello stato di Uaarania.
La sua collocazione geografica è ancora oggi incerta, se non addirittura sconosciuta.
Secondo alcuni sorge tra valichi e passi alpini inaccessibili.
Secondo altri in un'isola sperduta in uno dei tre oceani, fuori da ogni rotta ed ignota da qualsiasi mappa.
Altri ancora invece credono che Uaarania non abbia una vera e propria sede, ma che sia dislocata in più quartier generali negli stati più importanti del globo terrestre, in modo da poter influenzare ogni aspetto della vita, come quello politico, economico, sociale, culturale ecc.
Uaarania sembra essere organizzata come una grande democrazia liberale, munita di organi legislativi e giuridici, governata da presidenti onorari che vengono eletti dai membri muniti della facoltà di suffragio.
Il suo scopo è quello di costituire un nuovo mondo, elitario, dove solo menti superiori possano guidare il pianeta, sottomettendo ogni altro individuo a nuovi valori ed ideali.
Molto, se non quasi tutto ignoriamo di questo fantomatico stato, ma alcune scoperte lasciano credere che il suo apparato abbia forma piramidale, con al vertice una figura suprema, munita di poteri pressoché illimitati.
Il gran capo, il capo dei capi, il signore di Uaarania, sono solo alcuni degli epiteti con cui sarebbe chiamato questo misterioso leader.
Neanche i suoi membri ne conoscono il nome ed il volto.
Molte leggende sono sorte attorno a questa enigmatica ed inquietante figura, volte a delinearne l'identità.
Molti però pensano che possa non essere realmente esistente.
Negli anni'20 del secolo scorso, in un castello nel cuore della Sunnia, uno dei luoghi più inospitali e selvaggi dell'Afragolignone, furono ritrovati diversi codici su cui figuravano alcuni nomi, probabilmente liste di presidenti onorari di Uaarania.
I testi furono ritrovati in una sala ornata da molti arazzi i cui giochi di chiaroscuro donavano magnificenza all'intero ambiente.
I codici erano conservati in un baule di legno, avorio e ferro che recava sull'apertura quattro panelli dipinti.
Essi costituivano una sorta di simbolismo, di messaggio in codice.
Le immagini dei pannelli apparivano così:
Alessandro ed il leggendario nodo di Gordio.
Giuditta che uccide Oloferne.
Un insetto che preannuncia la Biblica Piaga d'Egitto.
Rea Artù che estrae Excalibur dalla roccia.
Fissando questi pannelli, dame e cavalieri di Camelot, sapete scoprire quali sono i tre legati da una parola, riconoscendo così fra essi l'intruso?