“Presto...” disse Elv prendendo Gwen per mano “... scendiamo in garage... lì c'è un'auto... dobbiamo raggiungerla ed andarcene...” correndo verso il garage.
Qui trovarono l'auto, salirono a bordo e partirono a razzo.
Tutt'intorno all'abitazione nulla sembrava sospetto o pericoloso.
Una calma piatta, anche troppo, regnava sovrana, sotto un cielo sempre più cupo.
“Nessuno ci segue...” mormorò Elv dopo aver percorso circa un chilometro e guardando nello specchietto retrovisore “... ora ci recheremo dall'amico del nonno...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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