Nelle profondità di quel magnifico quanto misterioso palazzo, una debole torcia illuminava la semibuia stanza.
Una goccia di sangue cadde a terra, quasi echeggiando nella mente del prigioniero.
"Avanti cane cristiano" intimò l'abate Guidon "dicci cosa sai degli uomini inviati dal vescovo! Parla o ti frusteremo ancora!"
Guisgard allora alzò la testa e rise sarcastico.
"Si, è vero" disse con un fil di voce "tua madre è una lurida cagna!"
"Maledetto!" Ringhiò l'abate e lo percosse con forza ed odio.
Poi, rivolgendosi alle guardie:
"Ormai è chiaro...questo bastardo non sa niente! E' inutile tenerlo in vita! Uccidetelo!"
"Aspettate!" esclamò un cavaliere appena giunto. "Costui ha citato Chartres! Quindi è a conoscenza degli ordini del vescovo!"
"Ne siete certo, Rukknor?"
"Si, abate." Rispose il nuovo arrivato, che altri non era che il cavaliere dai capelli biondi e bruni incontrato in precedenza.
"In queste condizioni non ci sarà di grande aiuto." Aggiunse. "Chiudetelo in cella. Quando si sarà ripreso lo affideremo alle cure di Baldrog...e vedrete che il nostro brutale servo saprà sciogliergli la lingua."
Guisgard fu così rinchiuso in cella.
Le ferite gli portavano un dolore insopportabile e quasi delirava a causa delle torture subite.
Vide allora una torre su una scogliera. Un cigno che si librava nell'aria.
Poi riconobbe tra la foschia del mare Elisabeth che gli sorrideva.
Le si avvicinò, ma la ragazza era lontana.
Poi udì un grido.
Si voltò e vide Llamrei dall'alto della scogliera. Dietro di lei c'era una misteriosa figura nera.
Guardò Elisabeth che era al suo fianco. La toccò, ma questa si tramutò incredibilmente in una pianta, verdissima e splendente.
"No!" Gridò Guisgard, saltando su.
"Siete sveglio, finalmente." Disse un uomo che gli stava accanto. "State sereno, amico mio. Le erbe che vi ho dato cureranno le vostre ferite ed allevieranno la febbre."
Guisgard lo guardava frastornato.
"Dove sono...e voi, chi siete...?" Chiese.
"Io sono un frate." Rispose quell'uomo. "Il mio nome è Elia...e queste sono le prigioni della Camera dei Sospiri!"
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|