Elv guardò Gwen ed a quelle sue parole la prese fra le braccia e la baciò.
La baciò come se il mondo non avesse un domani, come se il tempo non esistesse e come se oltre loro non esistesse null'altro.
La baciò con drammatica passione ed un impeto che la fece sentire donna come non mai e soprattutto sua.
“Abbiamo di meglio per cui preoccuparci...” disse Hiss ad Altea, procedendo con Seriolino sulle spalle “... e poi questo luogo è già inquietante di suo, che senso ha quindi parlare di spettri e demoni?” Sarcastico.
Continuarono, fino a quando l'imbrunire rese incerto il cammino.
“Non vorrei dirlo...” mormorò Hiss “... ma abbiamo buonissime possibilità di esserci persi...”
Il buio.
Il silenzio.
Il nulla.
Poi una forte luce, quasi accecante quasi destò Clio dal suo sonno.
Riaprì piano gli occhi, pochi istanti per abituarsi alla luce e cominciò a vedere cosa c'era intorno a lei.
E vide qualcosa.