Nelle segrete del palazzo degli eretici intanto, Guisgard era imprigionato in cella con il misterioso frate Elia.
"Avete detto che c'è un modo per uscire di qui o è la febbre che mi da ancora il delirio?" Chiese il cavaliere.
"Forse possiamo uscire, amico mio." Rispose il monaco, guardandosi attorno. "Voi fate tutto quello che vi dirò..."
Indicò una sporgenza nella parete di tufo e sorrise...
Un'ora dopo, una guardia passò a controllare.
"Sveglia, feccia cristiana!" Gridò.
I due però non risposero.
La guardia chiamò ancora, ma senza avere risposta.
Entrò allora nella cella per controllare.
In quel momento, da un buco scavato nell'umido tufo, sbucarono fuori i due prigionieri.
In un momento Guisgard stese la guardia e lo coprì con una delle coperte, adagiandolo sulla brandina.
"Sbrighiamoci." Esclamò prendendo con sè la spada della guardia. "Presto le altre guardie scopriranno cosa è successo qui!"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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