La presenza del suo specchio fatato permetteva a Clio di poter penetrare nei pensieri di quei due uomini, sebbene in maniera non così profonda come quando erano vicini a lei.
Allora guardò di nuovo nello specchio, concentrandosi su Taddeon immerso nudo in quella vasca schiumosa.
Lui si insaponava, si sciacquava e si lavava con cura.
In ogni parte del suo corpo.
Più volte le sue mani bagnarono ogni muscolo.
Poi, arrivato fra le sue gambe riprese a pensare alla dea.
A lei seduta sul trono con le gambe accavallate senza alcuna remora.
Clio poteva leggere tutto ciò nella sua mente.
La mano del bel mercenario indugiava sulla sua virilità che a quei pensieri, all'immagine di lei, cominciò a divenire turgida, soda, calda.
E più pensava a lei, più quell'eccitazione cresceva.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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