Discussione: Accadde quel giorno
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Vecchio 14-01-2018, 00.13.30   #1640
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Eccoli lì, i miei due condottieri, il cavaliere e il pirata, così affascinanti, belli, appassionati.
Camminavo con un passo leggero ma non ostentato, una dea non ha bisogno di ancheggiare per sprigionare la sua carica di sensualità, essa è insita nella sua natura divina, nella luce costante che la circonda, che sottolinea ogni suo passo e più di ogni altra cosa nello sguardo così intenso da essere capace di leggere dentro chiunque le stesse di fronte.
Letteralmente, intendo.
E anche in quell'occasione, mentre mi avvicinavo a loro ogni passo di più, gustandomi ogni istante di quell'attesa, di quegli sguardi su di me, di quell'emozione che pervadeva ogni parte del mio animo, non mi trattenni dall'ascoltare ogni loro pensiero.
Ma più entravo nelle loro menti, più ne bramavo di più, volevo pensieri ancora più proibiti, ancora più intensi, ancora più forti.
Ogni loro pensiero era una scarica di adrenalina ed eccitazione che accarezzava tutta la mia pelle come l'oro fatto tessuto di quell'abito impalpabile.
Forse sarei dovuta arrossire davanti a tanto ardore, tanta passione, ma in realtà non ne avevo alcuna intenzione.
Oh sì, mi piaceva metterli in difficoltà, era così divertente ed eccitante vederli annaspare, credere di avere di fronte qualcosa di irraggiungibile, lontano, freddo. Rendeva tutto più eccitante e stimolante, ma in realtà bramavo ogni cosa di loro. Era una sensazione strana, come se quei due uomini mi appartenessero da sempre, come se tutto l'universo improvvisamente perdesse importanza per me. Oh, avrei rubato quello sguardo più azzurro delle mie gemme più preziose, lo avrei rubato solo per me, rendendolo cieco a qualunque altra cosa vi fosse nell'universo.
Ma non era lo sguardo l'unica cosa che bramavo, volevo ogni cosa, i loro pensieri, ogni loro parola, ogni battito del loro cuore e ogni sospiro soffocato che si lasciavano sfuggire le loro labbra.
Con questa consapevolezza mi avvicinai a loro, fino ad essere così vicina da poter piacevolmente cogliere il profumo dei loro corpi, la luce di loro occhi e la bellezza dei loro sorrisi, che erano fissi su di me.
Sorrisi alle parole di Capitan Falco, annuendo con un cenno compiaciuto del capo, per poi voltarmi verso Taddeon e sorridere lievemente a quelle parole mentre il mio sguardo vagò per un momento su tutto il suo corpo.
Nel guardare il giovane aristocratico, infatti, non potevo fare a meno di ricordare quanto lo specchio mi aveva mostrato, e mi sentivo ancora avvampare all'idea di com'era continuata quella scena nella mia mente.
Come avevo immaginato di entrare in quell'acqua e... non era il caso di pensarci in quel momento, o mi sarei distratta definitivamente.
"Miei cari.." con voce calda e sensuale, allungando entrambe le mani, una verso Capitan Falco e l'altra verso Don Taddeon, perchè la baciassero.
Lasciai volutamente cadere nel vuoto le loro parole così meravigliosamente galanti, non perchè non avessero sortito effetto ma perchè mi divertiva alimentare nella loro mente l'idea di irraggiungibilità che avevo di me.
Alimentarla, per poi farla crollare e godermi tutta la loro devozione.
"Vogliate accomodarvi, questa cena è tutta per voi.." indicando la tavola imbandita con le maggiori leccornie che Brazzen potesse offrire.
Mi sedetti in mezzo a loro e mi versai dell'ambrosia.
"Vogliamo iniziare con un brindisi?" guardando entrambi, curiosa di scoprire quale brindisi avrebbero proposto.
Mi sarei nutrita unicamente delle loro parole, ne bramavo sempre di più... no, non solo quelle, anche i loro pensieri, sguardi, battiti.
Ogni cosa era meravigliosa e andava assaporata interamente con tutta l'intensità possibile.

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