Guisgard osservò Elisabeth e le sue parole si ripetevano nella mente del cavaliere accompagnate dall'eco della voce della ragazza.
Allora fissò con attenzione le tre teste della bestia.
Cercava un particolare che avesse palesato la bestialità, differenziandola dall'umana conformazione.
E in quel momento fissò gli occhi della belva e si accorse del loro colore: quella di destra aveva gli occhi chiari, a differenza delle altre due che invece li avevano rossi come il fuoco.
"Coprimetemi!" gridò al resto della compagnia.
E cominciò a lanciare le sue frecce verso la testa di destra.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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