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Vecchio 21-10-2009, 14.32.33   #273
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Elisabeth si lasciava avvolgere dalle acque del lago come in un abbraccio primordiale.
Le acque, prima freddissime e dense, divennero poco a poco tiepide e limpide.
Il lago sembrava voler accogliere nel suo seno Elisabeth.
Intanto, in un luogo poco distante, un uomo, nel buio della sua stanza, nel suo letto, era in preda ad incubi ed agitazione.
Sudava e si contorceva.
Vedeva, nei suoi inquietanti sogni, Elisabeth, il fiore che bruciava senza consumersi ed il falco che le girava intorno.
Poi gli apparve Vickyen con il suo medaglione...o forse era Elisabeth.
Tutto si confondeva e quell'uomo, che il buio della stanza non permetteva di riconoscere il suo volto, iniziava a dire parole senza senso.
Elisabeth, nel lago, veniva come accompagnata dalle acque, in un luogo mistico, tra la vita e la morte, tra il bene ed il male.
Fino a quando vide una donna. Era Vickyen.
Questa l'accoglieva a braccia aperte ed aveva con se il medaglione.
Le due donne erano quasi sul punto di sfiorarsi.
In quel momento l'uomo che si agitava e soffriva nella sua buia stanza, si alzò di scatto e gridò.
Un attimo dopo, due servitori entrarono nella stanza.
"Vi sentite male, padrone?" Chiesero.
"Andate via, maledetti!" Gridò quell'uomo, ancora agitato e ricoperto dal sudore.
E nello stesso istante, nel lago, un attimo prima che Elisabeth e Vickyen potessero toccarsi, le acque iniziarono ad agitarsi.
Un vortice catturò Elisabeth e la spinse in superficie.
E fuori dalle acque il suo bellissimo corpo si ricoprì di candide piume bianche ed Elisabeth tornò ad essere un meraviglioso cigno.
Guisgard e frate Elia (che, travestito da eunuco, aveva permesso ad Elisabeth di fuggire dalla terrazza del palazzo) avevano seguito Elisabeth fino al lago.
Ed osservarono tutta la scena, dall'immersione delle acque di Elisabeth alla sua incredibile trasformazione.
Guisgard restò allibito.
I suoi occhi fissavano quel regale uccello che si librava nell'aria e che solo un momento prima era la bellissima ragazza incontrata nella foresta giorni prima.
Quella ragazza che tanto l'aveva colpito.
"E' magia." Disse frate Elia. "La magia più oscura...quello che avete visto, amico mio, è il terribile Pegno d'amore!"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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