Gwen restò a badare al timone, sentendo altri passi giungere sotto di lei.
Qualcuno camminava sottocoperta.
Dopo un po' ritornò Elv sul ponte.
“Nulla...” disse “... non c'era nessuno... probabilmente si trattava di qualche topo nella stiva.”
Lo stava facendo impazzire.
Lo stava portando allo stremo.
Giocava col suo schiavo come un'amante irrequieta e capricciosa Altea.
Baciò il suo volto, in ogni sua parte.
Poi scese sempre più giù, fino alla sua virilità, ormai incredibilmente inturgidita, soda, pulsante.
Allora iniziò a giocarci, strappando a Hiss lunghi e profondi gemiti.
“Ohhh... Altea...” disse gemendo di piacere ed accarezzandole i capelli “... mi fai morire...” fuori di sé.
Poi cercò di afferrarla, di prenderla ma lei si ritirò nel buio.
Poi quell'invito, simile ad una sfida.
Lui allora cominciò a cercarla nel buio di quel gioco eccitante e proibito.
Clio tornò fra i su due condottieri, stendendosi su di loro come fossero cuscini.
“Telepatia...” disse perplesso Capitan Fiore “... che razza di esseri sono?”
“Alieni ostili e fanatici.” Don Taddeon, prendendo la mano di lei e baciandola.
“Ci saremo noi a difendere voi ed il vostro pianeta, altezza...” mormorò Capitan Fiore, per poi cominciare a baciarle con sensualità il braccio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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