Brindammo e finimmo di pranzare.
Allora lui restò lì a guardarmi, ad accarezzarmi il viso e a dirmi quelle cose bellissime, che non pensavo nessuno mi avrebbe detto mai.
Sobbalzai quando sentii il rumore della forchetta che cadeva per terra, forse perché l'avevo urtata per sbaglio.
Lui si chinò per raccoglierla, ma sentii la sua mano sulla gamba attraverso lo stivale.
Allora sorrisi maliziosamente e rimasi ferma e in silenzio, lasciandolo fare.
"Capitano, non è lì la forchetta..." dissi piano dopo un po', con tono malizioso.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
__________________
"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
BALTASAR GRACIÁN
"Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro"
ABU MASAR, "Libri mysteriorum"
|