Disattivato
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Quel bacio, quel bacio così intenso, forte, appassionato.
Quel bacio capace di farmi dimenticare il mondo circostante, Brazzen e i suoi pericoli, la guerra che incombeva, il mio popolo in pericolo e tutto il resto.
Nulla era più forte di quello che provavo in quel momento.
Sì, forse non avrei dovuto, la cosa giusta da fare era mettere da parte me stessa per scendere in guerra e continuare a combattere, votare la mia vita alla vendetta, alla ricerca di quella civiltà aliena... ma la verità era che in quel momento non mi importava di nulla.
Nulla aveva importanza all'infuori di quella stanza.
Avrei dovuto essere sorpresa di me stessa, frenarmi, darmi un contegno.
Eppure... comportarmi in quel modo, dimenticare tutto per loro, mettere tutto il resto in secondo piano mi sembrava la cosa più naturale del mondo, come se fosse l'unica cosa che contava in quel momento.
Oh, ed era così, eccome se era così.
Le sue mani che mi stringevano, le sue labbra ardenti sulle mie, quel cuore che potevo sentire battere all'impazzata erano l'unica cosa di cui mi importava.
Lo stringevo e lo baciavo con una foga sempre maggiore.
Poi i suoi pensieri, così audaci, appassionati, proibiti ed eccitanti rimbombavano nella mia testa riempiendola, stimolandola, facendola impazzire di attesa e desiderio.
Mentre mi concedevo a quel bacio unico e meraviglioso, sentivo la mano di Taddeon accarezzarmi le gambe, in un movimento sensuale, capace di accendere ancora di più ogni parte del mio essere.
E allora mi ricordai che quel bacio non era l'unica cosa che mi importava.
Mi importava di entrambi, erano due parti di un tutto, e io bramavo quel tutto più di qualunque altra cosa.
Metà non era abbastanza, solo il tutto lo era.
Restai per un momento ad ascoltare i suoi pensieri, e rimasi incredibilmente interdetta da quello che vi trovai.
Possibile?
Possibile che fosse capace di distrarsi in un momento folle e appassionato come quello?
Spalancai gli occhi, ritrovandomi quelli azzurro intenso di Capitan Fiore, gli sorrisi e gli faci l'occhiolino.
Poi, con uno scatto felino mi alzai e mi sedetti a cavalcioni sulle gambe di Taddeon, guardandolo negli occhi.
Affondai la mano nei suoi capelli e tirai indietro la testa con un gesto deciso e appassionato, per guardarlo negli occhi, quei suoi bellissimi occhi che mi facevano impazzire.
Lo fissai, per un lungo e interminabile istante, uno sguardo capace di penetrare fin dentro la sua anima, e poi lo baciai.
Lo baciai così forte, così intensamente da togliergli il fiato.
Togliergli il fiato, rubargli il cuore, catturare ogni suo pensiero, scacciare qualunque cosa non riguardasse noi dalla sua mente, dal suo cuore.
Era mio, soltanto mio, volevo ogni cosa di lui.
Nel baciarlo il mio corpo si stringeva al suo, tutte le mie forme accaldate e vogliose lo sfioravano, lo provocavano, eccitavano.
Poi mi fermai, lo guardai nuovamente negli occhi, e con un movimento lento e inesorabile afferrai il vestito da sotto la vita e lo alzai su tutto il mio corpo, scoprendo un centimetro alla volta fino a toglierlo definitivamente.
Uno sguardo intenso non abbandonò mai il suo.
Appallottolai il vestito e lo lanciai in direzione di Capitan Fiore poco distante, facendogli l'occhiolino con un'espressione eccitata e complice sul viso, come a ricordargli che tutto quello era anche per lui, prima di fargli cenno col capo di avvicinarsi, di raggiungerci.
Poi tornai a guardare Taddeon negli occhi, scrutando i suoi pensieri.
Sarebbero stati ancora rivolti a qualcosa che non fosse racchiuso in quelle mura lussuriose? Oh, io non credo.
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