Quei tre corpi erano in estasi, fremevano di desiderio.
Taddeon vide Clio spogliarsi davanti a lui.
Quei seni sodi e bianchi che si svelavano ai suoi occhi.
Allora li raggiunse con le labbra e li fece suoi, baciandoli e succhiandoli piano, ma con ardore, eccitazione.
Clio sentiva quella bocca vogliosa che tormentava i suoi capezzoli ormai gonfi e dritti.
Nel farlo Taddeon la guardava.
Baciava, succhiava ed il suo sguardo azzurro ed eccitato era fisso in quello di lei.
Uno sguardo in cui la dea lesse tutti i suoi pensieri.
Pensieri di un uomo virile che fantasticava su quel corpo, che si eccitava ben oltre i confini ed i limiti della morale.
Pensieri proibiti, lascivi, fatti di lussuria e godimento puro.
Poi Clio sentì la bocca di Capitan Fiore che percorse la sua schiena scendendo sempre più giù.
Sempre più giù.
Fagan sorrise ad Altea e le baciò la mano in modo lascivo, quasi leccandola con la punta della lingua.
Poi congedò il giullare con un cenno del capo e quello uscì ridendo.
“Siete splendida, madama...” disse il governatore guardandola tutta “... ho preparato una colazione speciale per voi, sapete?”
Elv pian piano riprese conoscenza ed aiutato da Gwen si alzò.
“Invece sono felice che siamo riusciti a raggiungere la terraferma...” disse “... era importante lasciare queste acque maledette...” annuì “... vieni, andiamo a vedere dove siamo approdati...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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