"Appena scappata dal palazzo" cominciò a dire frate Elia "Elisabeth è giunta qui. Si è immersa nel lago, forse cercava qualcosa, attraverso questo misterioso rituale. Poi, all'improvviso, ne è emersa sottoforma di cigno. Conosco questo sortilegio...è detto Pegno d'Amore."
Caitli, dopo averlo ascoltato, si asciugò le lacrime ed accarezzò dolcemente quel cigno.
"Non temere" disse con voce dolce "ci sono qua io e penserò a te come ho sempre fatto. Come quando da piccola ti ammalavi, ricordi? Ora ti canto quella vecchia canzone che tu amavi tanto..."
"Caitli" disse Guisgard "devi aiutarci. Tu sai perchè Elisabeth è giunta qui e si è immersa nel lago?"
La donna cantava quella vecchia canzone, senza badare, apparentemente, alle parole di Guisgard.
Cantò fino a quando il ciglio si addormentò.
"Nel lago, come sognò Elisabeth, è sepolta Vickyen..." Disse Caitli.
"Vickyen? E chi sarebbe?" Chiede Guisgard.
"La sacerdotessa che viveva in questa foresta." Rispose frate Elia. "Morì circa 40 anni fa."
"In fondo al lago" disse ancora la vecchia "proprio dove giace Vickyen, vi è quel medaglione. Esso può sciogliere l'incantesimo..."
"Il lago è immenso!" Esclamò Guisgard. "Non lo troveremo mai!"
"C'è qualcuno che può aiutarci..." Disse Caitli.
"Chi?" Chiese Guisgard.
"Il vecchio nano Giupenort!" Rispose Caitli. "Egli, la mattina in cui Vickyen non tornò più dal lago, era con lei."
"Dove si trova ora questo vecchio nano?" Chiese Guisgard.
"Vive dall'altra parte del lago." Rispose Caitli. "Ma fate attenzione...Giupenort non si fida degli uomini. Sarà difficile ricevere il suo aiuto."
"Questo lo vedremo!" Disse Guisgard. "Io ora vado da lui. Voi restate con il cigno e prendetevene cura."
"Io devo tornare al palazzo" disse Caitli "se si accorgono della mia assenza potrebbero insospettirsi. Vi affido Elisabeth."
"Resterò io con lei." Intervenne il frate.
A quel punto, i tre si separarono.
Caitli tornò al palazzo, mentre Elia restò con Elisabeth.
Guisgard invece raggiunse l'altra riva del lago, diretto alla dimora di Giupenort il nano.