L'uomo al bancone sorrise ad Altea.
"E' un buono, madama." Disse. "Un buono per acquistare uno degli oggetti esposti qui nell'emporio. E' un dono molto prezioso. Alcuni oggetti qui hanno molto valore. Non solo economico."
"Magari è del padrone dell'isola..." disse Elv a Gwen "... capita spesso che ricchi nobili, o anche borghesi, acquistino isole sperdute per farne la propria dimora."
Nell'aria c'era sempre quell'odore forte e fastidioso.
I tre corpi erano in estasi.
Caldi, eccitati, fremevano e sussultavano immaginando di soddisfare quel desiderio smodato che li avvampava.
Ad un tratto però, quando erano ormai prossimi a perdere ogni contatto con la realtà, un sordo boato fece scuotere il palazzo.
Poi un'esplosione che squarciò in due il soffitto.
Si aprì una crepa e parti della malta, dell'intonaco e delle travi caddero nella stanza.
Capitan Fiore evitò una trave per un soffio, mentre Clio si salvò dal crollo solo grazie a Don Taddeon che la spinse a terra.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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