L'uomo a quella reazione di Altea scosse la testa.
"Prego, guardate pure." Disse educatamente e tornò al bancone.
La confusione con cui la donna aveva espresso i suoi pensieri aveva forse annullato la magia del biglietto e quel dono in esso conservato.
Lei si guardò intorno, tra i mille oggetti di quell'emporio.
C'erano porcellane, lampade, armi, quadri, manufatti, strumenti musicali, modellini di navi, animali imbalsamati, monete antiche, vasi, posate e liquori pregiati.
Elv e Gwen si avvicinarono alla grande villa.
L'odore di cloroformio era sempre più forte.
Quelle grida però non si sentivano più.
Tutto era silenzio intorno a quella grande costruzione.
Ora erano più vicini e potevano vederla per bene.
Era in stile coloniale, tutta bianca, racchiusa da alti muri, con alberi e piante in un vasto giardino davanti all'ingresso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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