MARZULLO: “Benvenuti, amici della notte. Come sempre siamo qui... quando un giorno è appena terminato ed un altro sta per cominciare. Un nuovo giorno per giocare, per sognare, per amare. Questa notte per conoscere un po' di più di un uomo molto celebre, particolare e di certo affascinante... il dottor Ordifren. Benvenuto, dottore.”
ORDIFREN: “Grazie a voi.”
MARZULLO: “Per cominciare, dottore... ci dica... chi è Ordifren.”
ORDIFREN: “Un uomo come tanti... con un sogno nel cassetto come tutti... un sogno da inseguire e realizzare...”
MARZULLO: “Ci dica, cos'è un sogno, dottore?”
ORDIFREN: “Un sogno è tante cose. I sogni sono tutti uguali... sono frutto di speranze, di passioni... sono ciò che siamo, ciò a cui ambiamo...”
MARZULLO: “I sogni ci appartengono o siamo noi che apparteniamo ai sogni, dottore? Ai nostri sogni intendo.”
ORDIFREN: “I sogni sono parte della vita. Non possiamo scindere i nostri sogni da noi. Shakespeare diceva che siamo fatti della stessa sostanza dei sogni. Ciò è vero.”
MARZULLO: “Qual'è il suo sogno, dottore?”
ORDIFREN: “Un sogno come tanti... conquistare la Terra, azzerare ogni potere e gerarchia e coniare un nuovo mondo in cui poter vivere. Per una nuova razza senza più debolezze e superstizioni.”
MARZULLO: “Cos'è la superstizione, dottore?”
ORDIFREN: “Credere in ciò che è falso ed essere schiavi di pregiudizi e paure ingiustificate.”
MARZULLO: “Cos'ha questo mondo che non le piace, dottore?”
ORDIFREN: “La Chiesa Cattolica.”
MARZULLO: “Questo mondo sarebbe migliore senza l'8 per mille alla Chiesa Cattolica, dottore?”
ORDIFREN: “Sicuramente.”
MARZULLO: “Come lo impiegherebbe invece lei, dottore, l'8 per mille?”
ORDIFREN: “Qualunque altro modo sarebbe migliore. Io per esempio l'ho devoluto all'Assaciazione giovani comunisti in erba.”
MARZULLO: “Si tratta di un'associazione che si occupa di sviluppare e diffondere i valori di sinistra alle nuove generazioni, dottore?”
ORDIFREN: “Affatto. Si tratta di un luogo adibito al consumo smodato di alcool ed erba a vantaggio di giovanissimi nulla facenti, altrimenti noti come punkabbestie.”
MARZULLO: “Dottore, lei favoleggia un mondo senza Fede... ma in cosa crede davvero Ordifren, come scienziato e come uomo?”
ORDIFREN: “Credo in me stesso, Marzullo. Credo nel predominio del mio genio, del mio intelletto volto alla conquista assoluta del mondo ed alla sottomissione di ogni Credo Religioso, partendo da quello Cattolico (risata da tipico cattivo in odore di delirio e dispotismo cosmico).”
MARZULLO: “ Lei crede in quello che fa o fa quello in cui crede?”
ORDIFREN: “Credo e faccio in ciò che penso. Io appartengo ad una classe di esseri superiori dotati di intelletto, caro Marzullo. E quando quelli come me pensano i nostri nemici sono impotenti (ghigno satanico in puro stile magistrati della Lega Italiana Gioco Calcio dopo la retrocessione della Juventus in Serie B).”
MARULLO: “Dottore, si faccia una domanda e sia dia una risposta.”
ORDIFREN: “La settimana prossima mio nipote compierà dieci anni... mi chiedo cosa poter regalargli una volta conquistato il mondo... se l'Australia per fargli vedere canguri e koala da vicino, oppure qualche regione a Sud della Normandia, in modo che possa andare ogni giorno a Disneyland. Credo tuttavia che per un bambino siano meglio le giostre con i vari Topolino, Paperino e Pippo.”
MARZULLO: “Il suo genio è famoso, dottore. Risolva questo enigma. Le saranno dati indizi su un personaggio famoso. Pronto?”
ORDIFREN: “Certo.”
Marzullo legge:
“Forno.
Parnaso.
Pantheon.
Madonna.
Venerdì Santo.”
(Naturalmente Ordifren risolve subito l'arcano)
MARZULLO: “E ascoltata l'esatta soluzione dell'enigma da parte del nostro ospite, il dottor Ordifren, non mi resta che ringraziarlo e salutare tutti voi, amici telespettatori... come di consueto sempre di notte, sempre sottovoce, un modo per capire, per capirsi e forse anche per capirci, quando un giorno vista l'ora è appena finito e un nuovo giorno è appena iniziato. Un giorno per amare, per sognare, per vivere. Buonanotte.”
