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Vecchio 22-10-2009, 23.20.36   #305
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard vide lo scintillio ed urlò:
“Eccolo! Il medaglione è lì!”
“Si” disse una voce rauca alle sue spalle “è lì da 40 anni.”
Guisgard si voltò.
“Chi sei tu?” Chiese stupito. “Dov’è il ragazzo?”
“Sono colui che cercavate fino a poco tempo fa.”
“Giupenort il nano?”
“Si, sono io.”
“Ma il ragazzo aveva detto…”
“Siete qui per fare domande o per prendere il medaglione?”
Guisgard lo fissò per un momento. Poi si tolse la giubba, gli stivali e si tuffò in acqua.
Scese sul fondo, seguendo lo scintillio che da lì proveniva.
Il medaglione era fra alcune piante sul fondale del lago.
Lo raccolse e risalì in superficie.
Il nano lo condusse nella capanna, dove Guisgard si asciugò e si riscaldò con una tisana calda ed aromatica.
“Ma cosa sta succedendo qui?” Chiese Guisgard turbato.
“Sempre a fare domande, voi uomini!” Rispose seccato il nano. “Avete avuto ciò che cercavate. Appena saranno pronti i vostri vestiti andatevene e dimenticatevi di questo posto.”
“Grazie…” Disse Guisgard.
“Non lo faccio per voi!” Rispose irato il nano. “Odio quei maledetti fanatici. Tutto qui. La foresta deve ritornare ai suoi abitanti!”
Poco dopo Guisgard lasciò quella capanna e ritornò alla grotta dove aveva lasciato frate Elia ed il cigno.
Questo era ancora addormentato.
Guisgard si avvicinò e gli mise al collo il medaglione.
In quel momento il cigno aprì gli occhi ed una luce invase la grotta.
I suoi occhi cambiarono colore e divennero più limpidi.
Le bianche piume si ritirarono e le ali pian piano si mutarono in braccia di donna.
Avvolta da quella mistica luce l’immagine di Elisabeth si fece sempre più netta.
La pelle vellutata e dorata aveva preso il posto di quelle bianche piume.
I suoi capelli nerissimi avvolsero quel bellissimo volto di donna.
Il suo sguardo si aprì e la donna vide quel cavaliere, sconvolto ed affascinato da quell’incredibile incantesimo.
Un momento dopo quella bellissima donna era stesa nuda davanti ai suoi occhi.
Con le mani cercava di coprirsi le sue nudità.
Il cavaliere allora, come destatosi, si tolse la giubba e coprì il bellissimo corpo di Elisabeth.
Il malefico “Pegno d’amore” si era dissolto per sempre.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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