La lieve brezza marina fra i capelli, la schiuma fresca delle onde sui suoi piedi nudi, la bocca di Elv che assaporava le sue labbra, tutto portava Gwen a perdersi nell'incanto di quella sera tropicale.
La Luna splendeva sull'acqua con riflessi cromati, mentre il leggero abito di lei svolazzava appena sotto l'alitare degli alisei australi.
Quel bacio continuava, come se lui traesse piacere senza fine dalla bocca della ragazza, che senza resistenza gli concedeva tutto, anche il respiro.
Quello stesso respiro che Elv faceva suo rubandolo, togliendolo ad ogni battito e sospiro di Gwen.
Le sue mani accarezzavano e stringevano il corpo della ragazza, così chiaro e nitido sotto la leggera stoffa di quel suo vestito.
Le sue dita scesero verso l'orlo e lo sollevarono appena, scivolando lente sulla gamba nuda della giovane ballerina.
“Sono un collezionista di pietre particolari, non solo preziose.” Disse Bafon ad Altea. “Per tutta la vita ho visitato quello straordinario mondo nascosto e sotterraneo costituito dalle miniere... sempre in cerca dei fiori e dei frutti che madre terra cela nelle sue viscere... agata, topazio, onice, giada, quarzo, ambra...” sorridendo “... ora ho aperto il mio negozietto di pietre qui sull'isola... essa infatti è ricca di fossili proprio quasi sempre imprigionati nelle rocce.” Annuendo. “Anzi, visto che da oggi lei sarà la mia collaboratrice, mi piacerebbe mostrarle qualcosa.” Entusiasta.
Clio lasciò il bar.
Era sera inoltrata ed il paese cominciava a spegnersi.
La villa sull'altura invece aveva ancora molte delle luci accese.
Raggiungerla a piedi a non sarebbe stata cosa di poco tempo.
Distava infatti dalle capanne forse un'ora scarsa.
Davanti al bar vi era un triciclo con un nero che vi caricava su delle casse.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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