Intanto, nella foresta, Morris, Ammone e gli altri cavalieri di Camelot, seguendo le indicazioni del saltimbanco, si diregevano verso la misteriosa grotta dove era imprigionato Dunmer.
Ammone teneva legato a se, con una grossa corda, la loro pittoresca guida.
"Quando sarete giunti alla grotta" disse il saltimbanco "Mi lascerete andare?"
"Ti terrò stretto a me" rispose il forzuto scudiero "fino a quando non saremo ritornati sani e salvi a Camelot, davanti ad un cosciotto di pollo fumante! E se qualcuno penserà bene di volermi far fare un bel salto all'Inferno, sappi che tu sarai il primo a sentire il fuoco sotto i tuoi stivali!"
Poco dopo, l'eroica compagnia, giunse in prossimità della grotta.
Ammone scrutò la situazione.
"Milord" disse rivolto a Morris "guardandola da qui, quella grotta non mi sembra molto grande. Ad occhio, direi che può contenere si e no tre, quattro soldati al massimo. Contando anche i due che sono fuori l'ingresso a fare la guardia, dovremmo ritrovarci sei soldati in tutto. Al vostro segnale scateneremo l'Inferno!"
Tutta la compagnia attese allora l'ordine di Morris per attaccare...