L'uomo che passeggiava assorto era il capo.
Restai ad osservarlo per lunghi e interminabili istanti, seguendo non vista ogni suo movimento.
Quell'uomo mi incuriosiva, mi provocava strane sensazioni che faticavo persino a decifrare, ma mi piacevano.
Mi piaceva quello stato di lieve disagio, quel cuore che accelerava piano.
Lo guardavo passeggiare con uno strano sorriso sul viso.
Allora decisi di uscire.
Scivolai nel giardino, come un'ombra leggera.
Mi avvicinai piano a lui.
"Una sera troppo bella per dormire..." sussurrai piano, sorridendogli con uno sguardo sempre deferente, ma lievemente più audace.