La mano di Altea indugiò sulla camicia bagnata ed aderente di Hiss, sotto cui lei poteva sentire al tatto il petto asciutto e ben fatto di lui.
Indugiarono anche i loro sguardi, l'uno nell'altro, nel chiarore reciproco dei loro occhi resi luminosi dai bagliori mattutini.
Hiss guardò poi la bocca dell'attrice, con le sue labbra vellutate, appena dischiuse, inumidite dall'acqua come petali di pesco intrisi di brina.
Poi quel momento fu interrotto dalla voce di Bafon.
I due raggiunsero il vecchio nella spelonca, illuminata dalla sua torcia.
Ad un tratto Altea vide qualcosa.
In una cavità della parete rocciosa stava qualcosa.
Una pietra scolpita.
Raffigurava un qualcosa di strano.
Una sorta di animale umano.