Morris era fiero di se stesso ed orgoglioso della sua spada.
Credeva di aver sconfitto il tememibile Ruknor.
Ma si sbagliava.
Appena la Luna illuminò meglio la radura che aveva visto quella furiosa battaglia, Morris si accorse che sotto la corazza di Ruknor si celava in realtà uno dei suoi uomini. Il suo sacrificio aveva permesso al suo padrone di fuggire da quella foresta.
Ad un tratto qualcunò uscì da un cespuglio. Era Ammone ferito.
"Quei maledetti" cominciò a dire, visibilmente provato "mi hanno quasi accoppato! Sentivo già la risata di Satanasso, ansioso di ospitarmi nella sua lurida dimora! Ma ha fatto male i suoi conti! Ovvio che non vi avrei lasciati qui da soli, amici miei."
Poi si guardò intorno e comprese subito l'accaduto.
"Quel maledetto Ruknor ci è sfuggito!" Disse con rabbia "Siamo stati forse troppo avventati...avremmo dovuto prenderli di sorpresa. E sia. E' inutile piangere sul latte versato...almeno ci siamo liberati della sua immonda presenza...e se un giorno ritornerà, ci troverà qui ad attendrerlo!"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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