Quel contatto era inebriante e sensuale, caldo come l’atmosfera che si stava creando.
Poi quelle parole, sorrisi “lei crede?” Sussurrai, chinandomi su di lui, i miei lunghi capelli biondi gli sfiorarono il viso, il mio respiro così vicino al suo.
Poi arrivò Gwen e mi rialzai di scatto.
Ma non smisi, continuai a massaggiarlo in quel modo sensuale e caldo, ancora e ancora, anche se non eravamo soli.
Seguii in silenzio la loro conversazione, come se io e lui fossimo in un mondo a parte pur restando lì.
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