Eravamo soli e per un momento mi sembrò che il mondo intero si fermasse, che niente intorno a noi esistesse.
Mi chiedevo che cosa provasse, cosa sentisse mentre le mie mani si facevano sempre più audaci.
Ora accarezzavano tutto il suo petto, risalivano e discendevano.
Sorrisi compiaciuta a quelle parole.
“Lieta di soddisfarla, signore..” con quel tono deferente ma lievemente provocatorio.
Oh cos’avrei dato per capire che cosa stava provando, se sentiva quell’atmosfera calda e inebriante che si stava creando.
“Lo sa cosa renderebbe questo massaggio ancora più rigenerante?” Sorrisi, per poi chinarmi nuovamente sul suo orecchio e sussurrare con aria complice e proibita “dell’olio...”.
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