L'acqua che scendeva, scorreva tra le rocce lisce e consumate dal tempo.
L'acqua che schizzava ovunque, generando una nuvola di vapore che tornava a sfumare ancora in infinite bollicine al contatto con le rocce calcaree di quella grotta.
Hiss, bello e nudo come un eroe greco, era in piedi contro la parete rocciosa, mentre Altea era inginocchiata davanti a lui, ai suoi piedi.
L'acqua scivolava ovunque, avvolgendoli, bagnandoli, strappandoli al resto del mondo.
I gemiti di piacere di lui si confondevano con il gorgoglio della cascatella, con l'infrangersi dell'acqua sulle piatte rocce lisce.
Gemeva l'evaso.
Gemeva rapido e perduto sulla bocca di lei, che audace ed insaziabile assaporava l'ardore virile di lui.
Lui che folle di piacere si godeva quel tropicale talamo, con la mano sulla testa di lei, quasi a guidarla, a scandire l'infinito tempo di ogni suo gemito.
“Oh... Altea...” disse lui in preda all'eccitazione “... è meraviglioso... tu sei meravigliosa...” godendo.
Poi la ninfa marina lasciò il suo amato e lui la prese in braccio.
Nudi entrambi sotto quella cascatella, con lei che poteva sentire l'energia sessuale di quell'uomo crescere ancora, toccando la sua pelle liscia e bagnata.
Allora con la donna fra le braccia l'evaso raggiunse una bassa pietra appiattita dall'acqua millenaria, stendendola su quel talamo primordiale.
Le accarezzò un seno e la baciò.
Un bacio che era promessa e preludio di infiniti giochi di passione e di amore.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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