“Beh, in tutta sincerità non ho che qualche bozzetto qui a casa...” disse Elv al cellulare a Gwen “... disegni fatti perlopiù per passione... insomma, non ho nulla che potrebbe anche lontanamente essere esposto in una vera galleria d'arte...”
Pavel guardò Nyoko per un lungo istante.
“Allora io e te non siamo poi così diversi...” disse lui cominciando a sfiorare piano, quasi con una strana delicatezza, i lunghi e scuri capelli di lei “... tu sei fuggita di casa tempo fa, mentre io vorrei farlo ogni giorno...”
La pioggia continuava a scendere sulla brughiera, sebbene ora il cielo sembrava aprirsi in squarci di sereno sulla grande distesa verde.
Altea preparò tutto per sfilata, poi indossò un abito molto elegante disegnato da lei stessa.
Pian piano i vari invitati cominciarono ad arrivare ed anche diversi giornalisti, sebbene non tantissimi visto che la brughiera sotto un simile tempaccio non era comodissima da raggiungere.
Arrivò anche Sir Blake che subito fu accolto da Giuditta, pronta a fare gli onori di casa.
Le ragazze annuirono a Clio e si diressero verso il castello dei Taddei, che sorgeva nel bel mezzo della brughiera.
La campagna fertile appariva ancora cupa sotto le alte nubi, sebbene i raggi obliqui del pomeriggio rendevano di un verde sognante la vegetazione ed in nastri dorati i ruscelletti che scorrevano fra quelle lande.
Tutto ciò si mischiava nella massa frondosa dei boschi invernali appena arati e bagnati dalla pioggia.
Le false studentesse arrivarono così davanti ad un cancello di ferro battuto, racchiuso in uni intreccio di fantasie araldiche, fiancheggiato da pilastri corrosi dal tempo ma ancora solidi, chiazzati di licheni ed eriche e sormontati da due gufi di pietra, simbolo della stirpe Taddeide.
Oltre ciò, dopo un lungo viale, sorgeva l'antico maniero.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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