Lui rise.
“Però non mi hai detto di smettere...” disse toccando ancora i capelli di Nyoko.
Lei poi prese la bicicletta ed andò via.
“A presto...” mormorò lui.
Intanto, in casa, il vecchio Stainyus era preda delle sue inquietudini.
Guardava i suoi disegni, alcuni fatti anni prima e molti dei quali premiati ed apprezzati.
Tuttavia era inquieto.
Sentì allora ridere.
“Vattene!” Gridò. “Vattene via!” Chiudendo a chiave la porta.
Poi vide Pavel.
Era in piedi accanto al camino e rideva.
“Non mi conosci?”
“Sei uno dei miei studenti...” Stainyus “... si, uno di loro...”
“Chissà...” ridendo il giovane.
“Cosa vuoi da me?”
“Sono il tuo unico amico.”
“Vattene!”
“Hai paura di me?” Divertito Pavel. “Non sono certo un fantasma e neanche il demonio.”
“Fantasmi e demoni non esistono!” Urlò Stainyus.
“E tu in cosa credi?” Pavel. “Cosa esiste? Dio?”
“Neanche Dio!” Fuori di sé Stainyus.
Allora corse la governante, ma trovò la porta chiusa.
“Dottor Stainyus...” bussando.
Ergolin si avvicinò al cancello e guardò le false studentesse dall'altra parte.
Erano giovani ed avvenenti.
“Beh, non so...” disse “... in che modo potrei aiutarvi?” Fissando Clio.
“Beh, prima o poi spero vi dedicherete anche alla moda ed allo stile Afragolignonese, oltre a quello inglese.” Disse Blake ad Altea. “Comprare il castello dei Taddei? Per Bacco!” Esclamò. “Non so cosa dirvi... il vecchio Sir Taddeo non l'avrebbe mai venduto, ma questo suo fantomatico erede potrebbe non essere tanto legato alle tradizioni di famiglia... non è mai venuto qui nella brughiera e forse non nutre interesse per il maniero, chissà...” bevendo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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