Elv era vicinissimo a Gwen.
Le sue dita erano ancora sulle gambe di lei e pianissimo percorrevano la pelle nuda fino al lembo del vestito che le lasciava generosamente scoperte.
La guardò negli occhi, poi il suo sguardo scivolò sulle gambe di lei.
“Che meravigliosa modella...” disse in un sussurro.
Le sue labbra erano vicinissime a quelle di lei.
Poi si sfiorarono, si unirono, penetrarono le une nelle altre.
La baciò, assaporandone la morbidezza, accarezzando quella bocca con la lingua.
Un bacio subito caldo, denso, morbido, profondo.
Pavel guardava Nyoko cercando di capire che tipo di persona fosse.
L'essere stato ferito da lei con quel coltello non lo rendeva sereno.
Ad un tratto qualcuno bussò con veemenza alla porta.
“Aprite, presto...” disse qualcuno bussando “... aprite.”
Tutto accadde velocemente e Guisgard apparve molto turbato, imbambolato, imbarazzato.
Altea era vicinissima a lei, prendendolo per mano, sempre con quel suo tono da pantera e quei modi sensuali.
Ma anche Clio raggiunse il rampollo, prendendolo sottobraccio ed addirittura stringendogli la cintura slacciata dalla stilista.
In mezzo a quelle due bellezze il rampollo apparve ancor più intontito, rossissimo in viso.
Era conteso dalla studentessa e dalla stilista.
“Ecco...” disse “... io...” non sapendo dove guardare, visto come erano vestite le due “... io...”
In quel momento arrivò Ergolin con due ricchi vassoi.
“Signore, la colazione.” Annunciò.
“Bene, a tavola!” Fece il Taddeide, prendendo posto a capotavola e facendo segno a tutti gli altri di accomodarsi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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