Altea si avvicinò all'auto, bussando poi al finestrino.
Ciò destò quell'uomo al volante, rapendolo dai suoi pensieri che sembravano parecchio inquieti vista la sua espressione.
Guardò Altea per un lungo istante.
Uno sguardo penetrante tinto di un chiarore tra l'azzurro ed il cobalto.
Uno sguardo che alla stilista sembrò ricordare quelli dei ritratti nel castello Taddeide.
La guardò per un altro momento, poi abbassò il finestrino.
Quel bacio li aveva incatenati.
Le loro mani si cercavano.
Quella di Elv tra i seni morbidi di Gwen, mentre quella di lei apriva piano la camicia di lui.
Ad un tratto il cellulare di Gwen cominciò a squillare.
Dalla suoneria si capiva che a telefonare era la segretaria di lei.
Era il numero per le chiamate di emergenze.
Qualcosa era accaduto in galleria.