Pavel era visibilmente agitato, nervoso, frustrato.
“Volete farmi impazzire...” disse voltandosi verso Nyoko, vero? Si, volete farmi impazzire! Ma io sono giovane, ho tutta la vita davanti e posso finalmente realizzare il mio sogno!”
Elv sorrise.
“Certo che lo era...” disse fissando Gwen “... ora però la voglia rischia di diventare insopportabile... intendo la voglia di ritrarti...” facendole l'occhiolino.
Guisgard divenne ancora più rosso visto la vicinanza di Altea.
I suoi modi, la sua voce, poi quel tocco sulla sua guancia.
“Ehm, si...” disse intimidito da come lei sapeva essere autoritaria e sicura di sé “... si, certo...” stringendosi le mani in modo nervoso “... si, andiamo...”
Intanto nel salone Guadag stava mostrando alcune guide del castello a Bell.
“Struttura fantastica...” l'avvocato “... antica, solenne e tenuta benissimo... e poi sono molto folkloristiche le sue leggende.”
“Già.” Annuì Guadag.
“Ora però temo di dover andare.” Fece l'avvocato. “Ringrazio tutti voi per la vostra disponibilità.
Arrivarono anche Guisgard ed Altea.
Il medico presentò il rampollo all'avvocato, che lo salutò, fissandolo con molta attenzione, quasi studiandolo.
“Ora devo andare.” Annuì Bell.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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