Pavel guardò Nyoko, poi assunse un' espressione inquieta.
“Si, ne ho avuto uno...” disse “... tempo... molto tempo fa...” fissando il vuoto in fondo alla strada “... perchè continui a seguirmi? Perchè vuoi preoccuparti di me?”
“ E sia, ci faremo un giro per questa villa...” disse Ozzlon ad Altea, fissando lei e Guisgard “... ma le pizze ce le papperemo io e Lion.” Ridendo. “Comunque saremo nei paraggi... fate i bravi!” Divertito, per poi uscire dalla stanza con Lion.
“Io non me ne andrò.” Guisgard ad Altea, una volta rimasti soli. “Ho promesso che avrei passato parte del giorno con lei.” Sorridendo.
La matita di Elv portò Gwen non solo su quel foglio, ma in quel quadro idilliaco e pastorale, quel frammento di lussureggiante campagna, lontana da tutto e tutti.
Come una ninfa libera e nuda cominciò a correre in quello scenario bucolico, di romantica e classicheggiante bellezza.
Aveva solo quel velo attorcigliato attorno ai fianchi e nient'altro.
Arrivò ad un ruscelletto di acqua fresca e zampillante.
E qui trovò lui, il suo pittore, il suo Elv, a lavarsi tra sassi bassi e levigati.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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