Quelle parole di Altea stravolsero Guisgard.
Era imbarazzato, paonazzo, con lo sguardo da cucciolo intimidito.
“Io...” disse quasi balbettando davanti ad una donna così “... il... il mio castello?” Fissandola. “Che vuol dire?” Restando inginocchiato ai piedi di lei.
La storia del castello lo aveva confuso, quanto l'avvenenza di lei.
Dopo qualche istante bussò Petronilla alla porta.
"C'è un'auto davanti al cancello, signora..." lei "... chiede di lei, dice di essere l'avvocato Bell."
Clio e la sua banda partirono, arrivando al castello dopo un po'.
Il maniero era immerso nell'oscurità della sera ed avvolto dalla foschia della brughiera.
“Sembra tutto buio...” disse Kyra guardandolo “... che stiano già dormendo? Non è neanche Mezzanotte...”
“Forse sono usciti tutti...” fece Viki.
“Plausibile...” Lys “... dopotutto se esce il rampollo i due idioti gli vanno dietro...”
“Guardate, una finestrina illuminata...” indicò Vivian.
“Sembra la casa del guardiano...” mormorò Ellie “... ci sarà solo lui ora qui...”
Elv guardò verso la finestra.
Si alzò ed aprì i vetri.
Non si sentiva più nulla.
Poi ad un tratto sentì delle voci.
C'era gente nella campagna.
Dopo qualche minuto arrivò un'auto della polizia.
“Mah...” disse lui a Gwen “... mi chiedo cosa sia accaduto...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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