Non si era accorto di nulla.
Dovevamo osare di più, ancora di più.
Avevamo organizzato tutto nei minimi dettagli.
Ogni fase aveva le sue opzioni, le sue conseguenze.
Infatti in quel momento la porta si aprì lentamente, ma molto più dell'altra volta emettendo uno scricchiolio.
Si sentirono come dei passi, anche se non c'era nessuno.
Tutto era buio, tutto era nascosto, celato, oscuro.
"Guisgard.." chiamai io, dal buio, con la voce calda, sensuale ma lontana di un fantasma.
Oh ci saremmo divertiti parecchio quella notte, altroché.
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